A
volte immagino che l'abitante di un altro pianeta, di Marte, poniamo,
venga sulla terra, scenda in Italia e scriva una relazione ai suoi
complanetari. E' un vecchio trucco, usato tanto tempo fa da uomini come Montesquieu o Voltaire, ma mi piace farlo.
Credo che scriverebbe qualcosa del genere:
Cari
amici, in questo paese chiamato Italia, situato sul pianeta
terra, sto perdendo il senno. Vi prego, lasciatemi tornare alle rosse
pianure marziane.
Qui
i giovani (cioè le persone con meno di 40 anni: la vita media di un
terricolo è di circa 80 anni, e loro si ritengono giovani per metà della
vita) raramente lavorano, non trovano casa, solo saltuariamente si
accoppiano e riproducono.
In
compenso gli adulti (qui i vecchi non esistono) restano al lavoro fino a
68 anni, e con la remunerazione del loro lavoro trascinato stancamente
e di malavoglia aiutano i giovani a nutrirsi, alloggiarsi e comprare
strane macchinette con cui possono cinguettare dovunque. A volte si
stufano e chiamano i giovani con strani nomi, come bamboccioni, choosy o
altro. Sospetto però che sia tutta scena: gli vogliono bene, e poi non
vogliono abbandonare il loro lavoro.
Comunque
non tutti se la passano così male: alcuni qui stanno meglio che su
Marte. C'è ad esempio - ma è solo uno degli esempi possibili - il
presidente di un ente chiamato INPS. Quest'uomo è dotato di poteri
soprannaturali, al punto che detiene ben 25 incarichi. Per tutti questi
incarichi guadagna 1.200.000 euro all'anno (gli euro sono pezzi di carta
con cui i terrestri si scambiano cibo, abitazioni, sesso, macchinette),
che nella matematica marziana vuol dire 3300 euro al giorno. Se le
giornate terrestri durassero 33 ore sarebbero 100 all'ora, ma la terra
compie la sua rotazione in solo 24 ore. Dunque i terrestri pagano a
questo signore circa 150 euro all'ora, naturalmente anche quando si
sposta da un incarico all'altro, quando mangia, dorme, scia o va in
canoa.
Di questo ben pochi si lamentano: i terrestri sono esseri di buon cuore e sono contenti per lui.
Anche per quanto riguarda il cibo e i rapporti con gli altri esseri cha popolano il pianeta i terrestri sono ben strani.
Si
affezionano ad alcuni animali, li accolgono in casa, li nutrono e sono
pronti a urlare, arrabbiarsi e sottoscrivere strane cose che qui
chiamano petizioni se gli abitanti di qualche altro paese maltratta o si
ciba dei loro animali preferiti.
In
compenso ad altri animali (a volte molto considerati in altri paesi)
non sono disposti a riconoscere alcun diritto: li fanno crescere in
edifici strettissimi, li ingravidano continuamente, tolgono loro
immediatamente i cuccioli che dopo pochi giorni finiranno a fettine sui
banche di orribili edifici che chiamano supermercati dove amano
radunarsi nei giorni di festa. Alle madri succhiano con delle macchine
tutto il latte possibile perchè ritengono che sia indispensabile ai loro
cuccioli di uomo.
Insomma, sono convinti di avere il diritto di decidere a quali animali è riservato il paradiso e a quali l'inferno.
Credono
anche che dio si sia sacrificato per loro, e per ringraziarlo tra
qualche giorno sacrificheranno e seppelliranno nei loro ventri milioni
di cuccioli di un animale chiamato pecora. A sacrificare un po' sè
stessi non pensano proprio, anzi sono convinti che sia giusto così.
La
loro certezza che tutto questo sia bene deriva dal fatto che di tanto
in tanto dei signori chiamati esperti appaiono in una cornice luminosa
che tengono appesa alle pareti e garantiscono loro che tutto questo è
necessario per l'economia, il benessere, la salute. Sospetto che questi
esperti siano un'illusione ottica.
C'è
però una cosa su cui i terrestri italiani non transigono: alcuni
impazziscono di amore, altri farneticano di odio: è un vecchio (scusate,
adulto) signore con la faccia di plastica.
Pare
che questo signore abbia fatto un ballo che qui chiamano bunga-bunga
con una ragazza straniera che all'epoca era minorenne ma sembrava
maggiorenne e diceva di esserlo.
Bisogna
anche dire che per impedire che la cosa si scoprisse questo signore con
la faccia di plastica ha raccontato alla polizia locale che la ragazza
era nipote di un capo di stato straniero, e non contento di questo ha
fatto giurare al parlamento (un'assemblea dove si riuniscono dei
rappresentanti eletti dagli italiani per pigiare dei bottoni) che
davvero pensava che fosse la nipote dello zio. Il parlamento ha inserito
il telepensiero, esaminato la mente del vecchio (scusate, adulto) e dichiarato la sua
buona fede.
Ecco,
su questo gli italiani non si lasciano imbrogliare, nemmeno dagli
esperti: alcuni non potrebbero vivere senza questo signore, altri lo
vorrebbero in prigione a tutti i costi, e litigano, si insultano,
disegnano e scrivono cose strane.
Questo è quanto ho visto in questo paese chiamato Italia. Vi prego, lasciatemi tornare.
PS Questo marziano assomiglia un po' a Beppe Grillo, o almeno alle cose che mi piacciono di lui.
Good morning Assurdistan
domenica 10 marzo 2013
giovedì 15 novembre 2012
Notizie da Assurdistan il giorno dopo Eurostrike
Sinceramente mi aspettavo che il dibattito politico fosse dominato dalla discussione sui fatti di ieri, invece niente: il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio continuano a straparlare di cultura, università e di crisi che è quasi finita.
Dopo un' attenta lettura dei giornali sono riuscito a trovare due voci governative che parlano delle manifestazioni, dello sciopero europeo, degli scontri di piazza.
La prima è quella del Ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca che, dopo essere dovuto fuggire dal Sulcis in elicottero, ha concesso un'intervista a Tonia Mastrobuoni apparsa sulla Stampa di oggi.
Trovate un'ampia sintesi a questo indirizzo:
PROTESTE INGOVERNABILI NASCONO DA ASSENZA PARTITI
A quanto pare l'elicottero di Barca non si è fermato in Assurdistan, ma è proseguito direttamente per la luna: secondo il ministro tutta la responsabilità delle proteste contro il governo è dei partiti che non sono più presenti sul territorio (leggi, non sono capaci di organizzare il consenso al governo).
La la vera perla si trova in questo passaggio:
"Avremmo potuto fare meglio. Ma c’è una grave crisi economica internazionale. E nonostante tutto, la franchezza del nostro messaggio è ancora apprezzata e spiega forse la tenuta del giudizio su di noi."
Capito? Dopo una giornata di proteste contro il governo e le sue politiche, il governo è apprezzato e ben giudicato.
Ma veniamo alle cose serie: la Ministra dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, parlando degli scontri tra studenti e polizia a Roma, e non sa far meglio che fare i dispetti.
Questa ministra è rimasta in Assurdistan, ma all'asilo.
Il resoconto del suo intervento si trova su tutti i giornali, un link è questo:
Cancellieri, pugno duro polizia? "A questo punto foto per foto"
A un certo punto possiamo leggere, a proposito delle immagini di pestaggi della polizia su manifestanti già a terra:
"la foto e' l'effetto finale di qualcosa che magari si e' svolto prima: io porterei anche la foto del poliziotto cui hanno spaccato il casco in testa, perche' a questo punto foto per foto" .
Mi faccia capire, Signora Ministra, Lei ritiene che lo sciagurato, ripeto, sciagurato e inammissibile pestaggio di un agente a Torino, sprangato sulla testa e a un braccio, sia una buona ragione per prendere a manganellate sulla faccia dei ragazzi a Roma?
Ma si rende conto di cosa dice?
Eppure Lei è una tecnica, una donna dello stato, una ex Signora Prefetta (nonchè madre di un fortunato milionario; lasci, Signora Ministra che parli anch'io un po' a vanvera, siamo pur sempre in Assurdistan!).
Signora Ministra, i manifestanti manifestano (lo dice la parola) e a volte eccedono, Suo compito è contenerli (e forse anche comprendere le ragioni delle proteste e offrire risposte).
I delinquenti delinquono (lo dice ancora la parola) ed è suo compito fermarli e punirli.
Ma, Signora Ministra, lo Stato deve rispettare e far rispettare le leggi, non può spiegare una violenza ingiustificata con altre (sottolineo, altre: avvenute a 800 chilometri di distanza) violenze ingiustificabili.
Un rispettoso saluto dal mio osservatorio in Assurdistan, Signora Ministra.
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